La malattia è lo sforzo che fa la natura per guarire l’uomo. Possiamo dunque imparare molto dalla malattia per fare ritorno alla salute (C. G. Jung)
Quando il corpo manifesta un disturbo o un malessere siamo tentati di reprimere quella che consideriamo un’anomalia per ripristinare uno stato di presunta “normalità”.
Ma se il sintomo o la malattia non fossero nemici ma arrivassero invece per comunicarci qualcosa su di noi?
L’ascolto e la comprensione (intesa non come atto di analisi mentale ma – in sintonia con l’etimologia della parola – come accoglienza dentro di sé) sono aspetti fondamentali di un approccio gentile e complesso al malessere.
Il linguaggio del corpo è il linguaggio dell’inconscio e possiamo imparare a decifrare i messaggi che veicola e occuparci, con cura, del cambiamento per ritrovare una nuova connessione con il nostro vero Sé, con la nostra natura più profonda, e quindi con il ben-essere.
Siamo abituati a giudicare negativamente e a contrastare il dolore. Ma così facendo ci provochiamo sofferenza. Dobbiamo, infatti, distinguere tra dolore e sofferenza. Il dolore fa parte della vita, e anzi spesso è necessario quando si parla di cambiamento. La sofferenza, invece, emerge quando opponiamo una resistenza al dolore. Nel tentativo di evitarlo, di non entrarci. Ottenendo paradossalmente un accentuarsi del malessere.
Quando il corpo si ammala, o è in uno stato di sofferenza, dobbiamo imparare ad ascoltare e decifrare il messaggio che il malessere veicola. Ogni messaggio che parla attraverso il nostro corpo è un messaggio del nostro inconscio, della nostra Anima.
Ascoltare il corpo implica ricontattare qualcosa di profondo che si è perso di vista. E questo richiede una rilettura di tutto il campo della nostra esistenza, poiché – come in tutti i sistemi complessi – anche la vita umana si dispiega attraverso numerose dimensioni, tutte interconnesse.
Il mio approccio ai disturbi psicosomatici è un approccio multidimensionale, che lavora su diversi piani dell’esistenza: quello corporeo (senso-motorio), quello emozionale, quello energetico, quello mentale e anche quello di coscienza e spirituale.